Uscire dall'emergenza con lo sguardo rivolto al futuro
Nei giorni 20-28 maggio 2020, si è riunita in videoconferenza la segreteria internazionale
della Federazione Democratica Internazionale delle Donne (WIDF/FDIM).
Alla
riunione, coordinata dalla presidente della WIDF/FDIM, hanno preso parte le
vicepresidenti e le coordinatrici delle cinque regioni geografiche: America,
Africa, Asia, Europa, Paesi Arabi.
La decisione di tenere la riunione nella modalità della videoconferenza è stata dettata dalla necessità oggettiva di rispettare il calendario delle riunioni programmate, conformandosi alle misure di distanziamento fisico universalmente stabilite per combattere la pandemia di COVID-19.
La segreteria della WIDF/FDIM ha espresso preliminarmente il suo sentito cordoglio ai familiari di tutti e tutte
coloro che hanno perduto la vita a causa della pandemia di COVID-19. Vive condoglianze sono state espresse anche ai familiari dei/delle migranti che hanno perso
la vita a causa del mancato soccorso – con mezzi di trasporto, cibo e acqua –
mentre tentavano di rientrare nei loro luoghi di origine.
Un saluto e un ringraziamento particolare sono stati espresso al popolo e al governo di Cuba per l’appoggio solidale offerto con l’invio di personale medico e paramedico in molti paesi, compresa
l’Italia, nonostante il suo governo sia allineato con gli Stati Uniti nell’imposizione
del blocco economico contro quel paese socialista.
Dai resoconti sulla situazione economica
e socio-sanitaria nelle diverse aree e paesi del mondo sugli effetti della
pandemia, è emersa una profonda preoccupazione per l'impatto che questa crisi ha
avuto in particolare sulle donne.
Le misure di liberalizzazione,
privatizzazione e la globalizzazione hanno acutizzato l’esclusione di milioni
di persone in tutto il mondo e inasprito la violazione e il mancato rispetto
dei diritti umani, rendendole ancora più vulnerabili di fronte alla epidemia di
COVID-19.
La pandemia di COVID-19 ha messo a
nudo l’incapacità del sistema capitalistico e delle politiche neoliberiste nell’affrontare e risolvere crisi sanitarie, ambientali e generare uguaglianza
e sviluppo sostenibile. Aree di maggiore criticità sono: l’assistenza sanitaria
e servizi di supporto, il lavoro e il reddito, i diritti riproduttivi delle
donne e l’aumento della violenza sulle donne, l’educazione e la formazione, la pace
e la sicurezza nel mondo.
Le restrizioni adottate per contrastare la diffusione della
pandemia hanno gettato milioni di lavoratori e lavoratrici nella disoccupazione
e hanno lasciato senza reddito milioni di persone che erano occupate in lavori
informali, in proprio e nei servizi domestici.
Ben vengano le misure di nazionalizzazione
di settori essenziali come quello sanitario annunciate in alcuni paesi; condanniamo
invece quelli che, approfittando della pandemia, inaspriscono le misure di liberalizzazione
e privatizzazione dei servizi pubblici essenziali.
Le organizzazioni delle donne,
mentre si sono dedicate a prestare soccorso dove hanno potuto, hanno formulato
proposte per contrastare sia gli effetti negativi dell'emergenza Covid19 sulle
donne e sulle popolazioni, sia per combattere le disuguaglianze e le
ingiustizie preesistenti, che l'emergenza ha acutizzato, con uno sguardo complessivo
rivolto alle implicazioni future della crisi in atto, particolarmente la
recessione, la disoccupazione, la violenza, le discriminazioni.
A conclusione della riunione, è stata approvata una DICHIARAZIONE contenente le proposte della WIDF/FDIM sulla grave crisi che il mondo sta attraversando.
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