09/06/20

La Federazione Democratica Internazionale delle Donne in videoconferenza


Uscire dall'emergenza con lo sguardo rivolto al futuro 



Nei giorni 20-28 maggio 2020, si è riunita in videoconferenza la segreteria internazionale della Federazione Democratica Internazionale delle Donne (WIDF/FDIM). 
Alla riunione, coordinata dalla presidente della WIDF/FDIM, hanno preso parte le vicepresidenti e le coordinatrici delle cinque regioni geografiche: America, Africa, Asia, Europa, Paesi Arabi. 

La decisione di tenere la riunione nella modalità della videoconferenza è stata dettata dalla necessità oggettiva di rispettare il calendario delle riunioni programmate, conformandosi alle misure di distanziamento fisico universalmente stabilite per combattere la pandemia di COVID-19.

La segreteria della WIDF/FDIM ha espresso preliminarmente il suo sentito cordoglio ai familiari di tutti e tutte coloro che hanno perduto la vita a causa della pandemia di COVID-19. Vive condoglianze sono state espresse anche ai familiari dei/delle migranti che hanno perso la vita a causa del mancato soccorso – con mezzi di trasporto, cibo e acqua – mentre tentavano di rientrare nei loro luoghi di origine.
Un saluto e un ringraziamento particolare sono stati espresso al popolo e al governo di Cuba per l’appoggio solidale offerto con l’invio di personale medico e paramedico in molti paesi, compresa l’Italia, nonostante il suo governo sia allineato con gli Stati Uniti nell’imposizione del blocco economico contro quel paese socialista.

Dai resoconti sulla situazione economica e socio-sanitaria nelle diverse aree e paesi del mondo sugli effetti della pandemia, è emersa una profonda preoccupazione per l'impatto che questa crisi ha avuto in particolare sulle donne.  
Le misure di liberalizzazione, privatizzazione e la globalizzazione hanno acutizzato l’esclusione di milioni di persone in tutto il mondo e inasprito la violazione e il mancato rispetto dei diritti umani, rendendole ancora più vulnerabili di fronte alla epidemia di COVID-19.

La pandemia di COVID-19 ha messo a nudo l’incapacità del sistema capitalistico e delle politiche neoliberiste nell’affrontare e risolvere crisi sanitarie, ambientali e generare uguaglianza e sviluppo sostenibile. Aree di maggiore criticità sono: l’assistenza sanitaria e servizi di supporto, il lavoro e il reddito, i diritti riproduttivi delle donne e l’aumento della violenza sulle donne, l’educazione e la formazione, la pace e la sicurezza nel mondo.
Le restrizioni adottate per contrastare la diffusione della pandemia hanno gettato milioni di lavoratori e lavoratrici nella disoccupazione e hanno lasciato senza reddito milioni di persone che erano occupate in lavori informali, in proprio e nei servizi domestici.
Ben vengano le misure di nazionalizzazione di settori essenziali come quello sanitario annunciate in alcuni paesi; condanniamo invece quelli che, approfittando della pandemia, inaspriscono le misure di liberalizzazione e privatizzazione dei servizi pubblici essenziali.
Le organizzazioni delle donne, mentre si sono dedicate a prestare soccorso dove hanno potuto, hanno formulato proposte per contrastare sia gli effetti negativi dell'emergenza Covid19 sulle donne e sulle popolazioni, sia per combattere le disuguaglianze e le ingiustizie preesistenti, che l'emergenza ha acutizzato, con uno sguardo complessivo rivolto alle implicazioni future della crisi in atto, particolarmente la recessione, la disoccupazione, la violenza, le discriminazioni.


A conclusione della riunione, è stata approvata una DICHIARAZIONE contenente le proposte della WIDF/FDIM sulla grave crisi che il mondo sta attraversando.

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