29/07/21

La Federazione delle Donne Greche (OGE) dice: Cuba non è sola!

Anche il governo greco si è unito alla carovana dei paesi reazionari e pseudo progressisti che hanno co-firmato la dichiarazione del Dipartimento di Stato Usa sulla presunta "repressione del diritto di espressione" a Cuba…


CUBA NON È SOLA!
La recente escalation aggressiva imperialista contro Cuba, il suo popolo e il suo governo è un piano ben organizzato e graduale da parte degli Stati Uniti e degli altri governi dell'UE. Un piano che viene da lontano e punta a colpire il popolo cubano e le conquiste della sua rivoluzione.

Provocatoriamente, nell'attacco si mandano avanti i “diritti umani”, le “libertà” e le “condizioni di vita” del popolo cubano, che da più di 60 anni si trova ad affrontare un blocco economico - commerciale multiforme e unico nella Storia.

Il governo greco che si è precipitato in appoggio degli Stati Uniti cofirmando la dichiarazione congiunta del Dipartimento di Stato e di altri 19 ministri degli esteri, non poteva mancare in questa “carovana” imperialista contro Cuba di reazionari e falsi “progressisti” che accusano Cuba di “arresti di massa” e chiedono “libertà di accesso a internet”….

La dichiarazione congiunta è stata cofirmata dai governi di Stati Uniti, Austria, Brasile, Colombia, Croazia, Cipro, Repubblica Ceca, Ecuador, Estonia, Guatemala, Grecia, Honduras, Israele, Lettonia, Lituania, Kosovo, Macedonia del Nord, Bosnia, Polonia, Corea del Sud e Ucraina.

Nello stesso momento in Grecia, per dirne una, si moltiplicano le leggi anti-lavoro, si “arricchisce” la povertà e si intensifica lo sfruttamento dei lavoratori. Il diritto allo sciopero e alle manifestazioni viene ingessato e la gestione antipopolare della pandemia è costata finora la vita a quasi 13mila persone.

Anche il partito Syriza - che ha fatto la sua parte nell’aggravare la politica antipopolare in Grecia - vuole mostrarsi “sostenitore” del popolo cubano. Ma le sue dichiarazioni mancano di riferimenti che dispiacerebbero ai suoi amici transatlantici del governo Biden.

In sostanza Syriza assume la tattica dell’equidistanza “vedendo” nelle immagini distorte della propaganda imperialista e dei troll di internet “le proteste dei cittadini cubani che devono essere trattate nel rispetto della libertà di espressione”.

L'amministrazione Biden non solo mantiene ma rafforza le 243 sanzioni aggiuntive imposte dall'amministrazione Trump nel periodo 2017-2021 che impongono nuove barriere all'accesso di Cuba al carburante e nuove sanzioni alle imprese che commerciano con Cuba. Di queste misure, 50 sono state attuate durante la pandemia.

Gli Stati Uniti, con oltre 600mila morti per coronavirus, vedono nella pandemia un'opportunità per darsi più da fare per "strangolare" il popolo cubano.

Il popolo cubano che con le unghie e i denti, in condizioni avverse e infrastrutture carenti, non solo è riuscito ad affrontare la pandemia molto meglio di altri potenti paesi capitalisti - Cuba ha proceduto in massa alla vaccinazione generale, con una mortalità dello 0,7% (gli USA sono il 2% e in Grecia il 2,6%) -  ma ha anche offerto la sua concreta solidarietà. Come dimenticare l'anno scorso la brigata medica di solidarietà al popolo italiano, che ha contato decine di migliaia di morti per la pandemia?

Così, dopo decenni di blocchi e sanzioni, piani di sovversione dall'interno e dall'esterno, il governo degli Stati Uniti trova…. deficienze a Cuba!! Biden ha affermato provocatoriamente che “gli Stati Uniti stanno dalla parte del popolo di Cuba e della sua richiesta di libertà e liberazione dalla tragica morsa della pandemia e dai decenni di repressione e difficoltà economiche subite dal regime autoritario”!

Da parte sua il capo della politica estera dell'UE Borrell chiede al governo cubano di "ascoltare le proteste" mentre l'UE contribuisce attivamente allo "strangolamento" del popolo cubano.

Ma allo stesso tempo, erompe l'ondata di solidarietà dei popoli del mondo contro tutti questi esponenti dello sfruttamento, dell'ingiustizia, della disuguaglianza, degli embarghi, delle ingerenze e dei piani imperialisti.

Il movimento popolare in Grecia, il movimento femminile della Federazione delle Donne di Grecia (OGE) che nel corso degli anni hanno solidarizzato concretamente col popolo cubano, stanno come sempre dalla parte di Cuba e contro il fronte delle contese e pretese imperialiste globali. Perciò gridiamo:

CUBA NON È SOLA!

Federazione delle donne greche (OGE)

Atene, luglio 2021

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