09/10/23

Donne in Israele/Condanniamo qualsiasi aggressione nei confronti di civili innocenti

Gaza, ottobre 2023. La popolazione cerca riparo dai bombardamenti

Il Movimento delle Donne Democratiche in Israele esprime la sua profonda preoccupazione per l’escalation di operazioni militari in Israele e la Striscia di Gazae per la tragica perdita di vite innocenti – sia palestinesi che israeliane. Il movimento critica fortemente lo stanziamento da parte del presidente Biden di ingenti fondi per gli armamenti a Israele e lo spiegamento di navi militari nella regione del Mediterraneo. È necessaria una soluzione diplomatica, che rappresenta l’unica via per evitare ulteriore spargimento di sangue.

"Il sanguinoso attacco iniziato il 7 ottobre - dichiarano le donne democratiche in Israele - è stato una reazione al persistente assedio della Striscia di Gaza da parte del governo israeliano e all'occupazione illegale dei territori palestinesi. In un attacco coordinato, Hamas ha lanciato un'offensiva massiccia, lanciando migliaia di razzi su Israele, mentre i suoi militanti si sono infiltrati nelle città e nei villaggi rurali israeliani. Le conseguenze dell'assalto hanno provocato la morte di oltre 7.700 israeliani, tra cui più di 70 soldati, e oltre 2.400 altri sono rimasti feriti. Intanto, a Gaza, almeno 560 palestinesi hanno perso la vita, con oltre 2.900 feriti a causa dei bombardamenti israeliani.

L’orribile aggressione contro i civili israeliani, tra cui donne, bambini e anziani, di cui abbiamo visto filmati su diverse piattaforme mediatiche, è profondamente angosciante. Intere famiglie sono state uccise nelle loro case o catturate. Ci preoccupa particolarmente la condizione delle donne e dei bambini tenuti prigionieri mentre scriviamo. Esortiamo la comunità internazionale a fare pressione su tutti gli agenti competenti affinché siano rilasciati immediatamente tutti i civili, israeliani e palestinesi, e in particolare i bambini e le donne, tenuti in prigionia illegale.

Condanniamo con veemenza e ci opponiamo a qualsiasi aggressione nei confronti di civili innocenti. Chiariamo però che questa nostra condanna comprende anche i civili palestinesi, posizione non condivisa dal governo israeliano. È fondamentale analizzare questi tragici incidenti nel contesto appropriato: l’occupazione in corso, il blocco di Gaza e le trasgressioni quotidiane dei coloni in Cisgiordania e Gerusalemme est.

Lanciamo l’allarme che questa escalation richiederà un prezzo da pagare a tutte le parti, principalmente civili innocenti, soprattutto donne e bambini, da entrambe le parti. Il governo israeliano, che definiamo un regime para-fascista, non solo appoggia ma conduce attacchi violenti contro i palestinesi, equivalenti a una pulizia etnica. I segnali erano evidenti, impressi nello spargimento di sangue dei palestinesi e, ora, tragicamente, anche degli israeliani.

Gli sviluppi in corso pongono il rischio significativo di un grave conflitto nella regione con conseguenze devastanti. Siamo convinte che la soluzione dei Due Stati, che comprende la creazione di uno Stato palestinese indipendente all’interno delle linee di cessate il fuoco pre-1967 in Cisgiordania, Striscia di Gaza e Gerusalemme Est, sia la soluzione giusta e duratura al continuo spargimento di sangue".

9/10/2023  

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